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Escursione Guidata nella Gravina di Riggio

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In occasione della settima edizione del Taranta Folk Fest 2017, la Compagnia del Teatro Jonico Salentino, offre l'opportunità a tutti gli appassionati dell’escursione e dell’avventura, di esplorare, con una visita guidata, la meravigliosa Gravina di Riggio di Grottaglie con l’esperta guida ambientale escursionistica Gian Claudio Sannicola.

 

Per tutti coloro che amano l’avventura e vogliono visitare le meravigliose e celebri grotte grottagliesi, insieme alla famosa e unica cascata naturale della Puglia, quella di Riggio, e conoscere la storia della gravina, non deve far altro che presentarsi all’appuntamento previsto e parteciparvi … con alcune accortezze però! Un abbigliamento e un rifornimento adeguato, basta seguire tutte le indicazioni necessarie presenti in questo post.

 

… e se vi stancate, non c’è problema!

L’area ristoro sarà a vostra disposizione!

 

POSTI LIMITATI disponibili su prenotazione

con un contributo di 10,00 € a persona.

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Incontro all'info point del Taranta Folk Fest presso le Cave di Fantiano

il 10 agosto 2017 alle ore 16:00, partenza ore 16:30

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Per prenotare:

Compagnia del Teatro Jonico Salentino

Referente Roberta tel. +39 346 594 8856

 

Descrizione e dettagli da seguire:

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Tempo di percorrenza: circa 3 ore.

Difficoltà: escursionismo medio.

Dotazione: da escursionismo con scarpe da trekking (o artigliate o a carro armato o Vibram), dato il fondo roccioso del sentiero da percorrere, non è consentito abbigliamento con braccia o gambe scoperte, data la vegetazione lussureggiante e la presenza di insetti numerosi, cappello, piccola lampada d’illuminazione, repellente per insetti, acqua e colazione al sacco, impermeabile ripiegabile, il tutto all’interno di zaino a spalla con 2 spallacci (NON SONO CONSENTITI ZAINI A TRACOLLA o con un solo spallaccio).

Raccomandazioni mediche: per persone con allergie è assolutamente importante farlo presente ed occorre essere muniti di antistaminici o altre medicine onde far fronte ad eventuale schok anafilattico.

Dislivello: 40 m.

Lunghezza del percorso: circa 2 Km.

 

Il trek inizia dalle cave della gravina di Fantiano, ivi si riscontra lo sfruttamento della roccia tufacea con le tagghiate, antiche cave che, ormai abbandonate, ci hanno lasciato a testimonianza del duro lavoro degli zuccaturi dei giganteschi monoliti, i quali si ergono solitari con le facciate di roccia incavate dagli zuecchi o dalle macchine tagliatufi.

 

Le tagghiate, interessano solo parzialmente per un terzo la gravina nella sua parte finale a valle e comunque ormai la natura sta pian piano riappropriando di ciò che le era stato tolto, rinverdendo le bancate tufacee spoglie con nuovi alberi di pino, cespugli di timo, rosmarino, ed altro ancora. L’uomo dal canto suo ha recuperato tali ambienti creando all’interno di un anfiteatro di roccia un teatro all’aperto per la eccellente sonorità dei luoghi.

 

Successivamente si accede nella gravina di Riggio, considerata la più affascinante ed importante delle gravine grottagliesi. Situata nella parte nord occidentale del territorio, ha una estensione di circa 1300 metri con una profondità media di circa 30 metri, questa è uno scrigno di inestimabile valore naturalistico, storico ed archeologico.

 

La visita nella gravina sarà effettuata suddividendo la stessa in due zone principali.Nella prima area è ubicata la “Chiesa-Cripta Maggiore” o “Cripta del Salvatore” in cui sono presenti a tutt’oggi varie stratificazioni di affreschi bizantini dal secolo X al XII.Da qui il tratto finale della gravina, con un fondovalle molto dilatato e con il degrado altimetrico di entrambi i lati. Da menzionare è anche la “grotta di Quinto Ennio”, cavità il cui sviluppo di circa 35 m. rappresenta, per dimensioni, la grotta naturale più estesa della gravina.La seconda parte è costituita da una salto iniziale della roccia di circa 15 metri, interessato in passato da una cascata d’acqua che ne faceva del luogo l’attrazione principale. Oggi la cascata si riforma solo nei periodi di forti piogge. Il getto d’acqua si arresta in prossimità di un ampio fossato, denominato “Caggione”, che in passato ha svolto funzione di riserva di acqua per le genti che abitavano la gravina (Civiltà Rupestre). Sul fronte orografico sinistro, subito dopo il salto iniziale, si staglia maestoso un complesso abitativo pluripiano denominato “Casa fortezza” costituito da un insieme di cavità naturali rimaneggiate dall’uomo, collegate tra loro da un sistema di botole e scale a più livelli ricavate nel banco roccioso calcarenitico. Sulle pareti di destra e sinistra della gravina sono invece visibili le feritoie di grotte adibite ad uso difensivo e di controllo del territorio dette “della sentinella”. Dopo un percorso di circa 300 metri sul fondovalle completamente immerso nella vegetazione, si incontra sul fronte sinistro l’altro grande complesso rupestre denominato “Cenobio”, interamente scavato dall’uomo nella verticale parete, a cui si attribuisce un uso monastico ricollegabile alla presenza di una comunità di monaci.

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